Mentia l'avviso
Giacomo Puccini
Mentìa l'avviso . . . Eppur d'Ausena è questa l'angusta valle . . . e qui fatal dimora mi presagiva la segreta voce che turba da più notti il mio riposo. Tu cui nomar non oso, funesta donna, dall'avel risorta per mio supplizio, Un'altra volta ancora promettesti vedermi . . . e in rio momento. Ah! chi geme? . . . M'inganno . . . è l'onda, è il vento. È la notte che mi reca le sue larve, i suoi timori, che gli accenti punitori del rimorso udir mi fa.