251
Mi ricordo quella prima sera in cui ti ho visto
sotto la luce della luna e tra le labbra un filtro
ricordo anche la tua maglietta nera
e la tua voglia di parlare tutta la sera
mi ricordo le ore piccole e l’aria salata
il vento tra i capelli a cena pizza e un’aranciata
non ci importava proprio di nessuno
e far l’amore poi la notte a casa di quamcuno
Non so se ci ho perso la testa
ma adesso si non mi interessa
ti sento ancora sulla felpa
adesso non ho scelta
E mi toccherà gridare
perché lontano lo trovo lo stesso, lo stesso
un modo per parlare
E non me ne voglio andare
perché lontano ci penso, ci penso, ti penso
e sembrerà banale, non me ne voglio andare
non me ne voglio andare
Mi ricordo ancora le tue mani sulla pelle
i pomeriggi al sole ancora senza la patente
ma non serviva andare chissa dove
bastava stare insieme per viaggiare e trasportarci altrove
Ci dicevano sarebbe stata una cazzata
la gente se ti butta giu si sente realizzata
non ci importava proprio di nessuno
nemmeno dei chilometri, 251
Ti sento ancora sulla felpa
adesso non ho scelta
E nell’attesa di un futuro che ti illude
ma comunque insieme senza mezze scuse
racchiusi in un attimo, persi in un battito
fermi in un tempo come dentro a un plastico
Non me ne voglio andare
E mi toccherà gridare
perché lontano lo trovo lo stesso, lo stesso
un modo per parlare
E non me ne voglio andare
perché lontano ci penso, ci penso, ti penso
e sembrerà banale, non me ne voglio andare
non me ne voglio andare