Genova

Voi con i vostri caschi lucidi
Della polvere delle strade e del dolore dei vostri fratelli
Voi, cani da guardia delle guardie
Riflessi nello specchio, in equilibrio quasi perfetto

Mi avete preso alle spalle
E non potuto far altro che gridare
Tutto questo odio, pensavo
Non porterà certo a nient'altro di buono

Io e te infatti e da mesi che ormai non ci guardiamo più in faccia
Nel sole asciutto del nostro futuro
Di una giornata, in fin dei conti, potenzialmente tranquilla

Genova
Genova
Genova

Voi e i vostri palazzi d'oro
Colazioni di lavoro
E nel vento l'incombenza
Di un colpo di stato

Voi e le vostre piazze fiorite
Di una democrazia da carro armato
Di ordini e gemoetrie
Da nazismo in prima serata

Verso le tre del pomeriggio
Avevate bisogno di nuovi ordini, nuove divise e nuovi ideali
Perché quelli vecchi erano lordi
Del sangue della gente, del sangue dei vostri fratelli

Le mani sugli occhi ma il cuore sempre da una parte sola
E tu che piangi mentre dici "ma non vedi, non lo vedono
Che così li ammazzeranno?"

Genova
Genova
Genova

E poi tutto è finito, tutto passa
Tra le commedie in nome del bene
Tra chi è uscito pulito
E chi è uscito in catene

E tu mi dici "hai occhi uguali ai loro
Mentre insulti i tuoi migliori amici"
Hai ragione, dio quanto mi vergogno
Dio quanto mi vergogno

E adesso davvero non sento più niente
Tutto è passato
Tutto quanto è così lontano

Genova
Genova
Genova

Curiosités sur la chanson Genova de Daniel Rabiczko

Quand la chanson “Genova” a-t-elle été lancée par Daniel Rabiczko?
La chanson Genova a été lancée en 2008, sur l’album “Occidente”.

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