Francesca, 1986
Francesca mi ha invitato a casa
Un sabato e domenica che la madre non c'è
Lei ha la prepotenza dei ricchi
E tutto le sembra dovuto, chissà perché
La sera la passiamo guardando un film
Ma il mattino appena svegli, io la sodomizzerò
Lei piange e dice: "Non mi rispetti"
E forse dal suo punto di vista ragione ha un po'
Però in cinque minuti le passa
E tutta sorridente dice: "Andiamo allo stadio"
C'è Fiorentina Juventus
E se ami tanto la violenza, vedrai quanta ce n'è
Piccola donna, piccola donna cresce
Sotto la gonna il desiderio nasce
Piccola donna, piccola donna cresce
Sotto la gonna il desiderio nasce
Francesca viene a tutti i concerti
Ma per la precisa ragione che guardino lei
E poi all'uscita del locale
Si mette tutta sola a camminare in mezzo di strada
Per vedere se qualcuno si ferma
E poi dirmi con un tono trionfante: "Comunque scelgo te"
All'epoca facevo un disco che
Doveva intitolarsi "Falso amore"
E stavo sempre in mezzo a gente che
Adesso non mi va nemmeno di nominare
E vagheggiavo un esorcismo
Fuggire via dalla realtà, questo volevo
E mi ingozzavo di concerti
E di ogni altra età, così vivevo