Andare via
Ehi! Andare via cì! (yeah) 'Damose da qua!
Questo è Gemitaiz
E cì lo sai (Già lo sai come va)
Quello Che Vi Consiglio! (È quello che penso)
Volume Due! (Stamme a senti' va)
Gemitaiz, mando a fanculo il direttore
Rimo finché muore ogni stronzo disertore
Fumo 24 ore diesel
Bevo finché il cuore mi si spegne
Come le speranze di chi c'ha un tumore
Sento quel rumore in testa a rallentatore
La gente si annienta io
Li spengo l'alimentatore
Ti muovi nella merda ci fai il modellatore
Il tuo posto per traditori come
Un motel a ore
Scopri che l'amore lo permette
Solo il senatore
Che nelle vene dal cuore agisce da generatore
Mette il tritolo in macchina all'imperatore
Trasmetto il dolore alla gerarchia
Dei senza cuore mando all'aria i tuoi piani
Faccio il sabotatore
Ma gli extra-comunitari e qualche lavoratore
Vedi venti tipi strani che ti alzano le
Mani e ti bruciano i divani
A te e al tuo capodatore
Persone che non hanno mai provato calore
Non credono alla favola della
Medaglia al valore te li ritrovi in banca
Con passamontagna e mitragliatore
E uno fuori in macchina
Che riscalda il motore
Qua l'umore sale e scende
È un equalizzatore
Della vittoria non mi ricordo più
Qual è il sapore cerco la scintilla
Spingo come un caterpillar
Finché la vita mi dà
Scosse come un defibrillatore
Io sputo in faccia a Dio che è un allibratore
La palude siamo noi, lui l'unico alligatore
Ogni uomo col potere qua è un gran attore
Do le stecche come Cantatore
A ogni cantautore
Vivo per la verità e questa qua è la mia
Vivo nel confine tra insanità e follia
Direttamente live, da camera mia
Frate', quello che ve consiglio è andare via
Sennò finisci che qui ci rimani
Dopo che hai fatto sacrifici immani
Voglio sentirli i piani
C'ho i legami infranti
Perché siamo cantanti miliziani
Come gli inti-illimani
C'ho gli spilli nelle mani
È inutile che ti rintani
Vengo con zingari e gitani grossi come titani
Fumo etti mentre penso a
Quei maledetti infami
Che fingono di essere persone
Come i rettiliani
Ho capito che i tentativi so' stati vani
Sogno gli aeroplani che cascano
Sopra i Vaticani
Siamo pazzi sclerati ma siamo nati sani
Siete voi che ci avete fatto diventare tali
Pazzi proletari senza agganci monetari
Fatti persi che sognano viaggi interplanetari
Da Milano, Roma, Bari siamo tutti uguali
Tu, leggiti i giornali e credi
A tutti quanti i notiziari
Io credo alle voci del quartiere
E degli amici cari dei poveracci pugliesi
Dei negri e dei siciliani
De quelli che in 'sti
Anni si sono avvicinati
Al concetto d'onestà a cui
Non siete abituati
Intanto il caldo sale, a ottantaquattro gradi
Che stai finendo te ne
Accorgi solo quando cadi
Siamo cappottati ed ogni problema
Sarà parte dello schema
Per cacciarci chiama gli avvocati
Vivo per la verità e questa qua è la mia
Vivo nel confine tra insanità e follia
Direttamente live, da camera mia
Quello che ve consiglio frate' è andare via
Via cì, via!