E Qualcuno Poi Disse
Fu l'idea di vedere i tuoi occhi
Di abbracciare la nostra creatura
Che mi diede la forza e il coraggio
Di andar contro la natura
Di sorridere agli infermieri
Di pesare ogni parola
E alla notte, ogni grido che usciva
Ricacciarmelo dentro in gola
E qualcuno poi disse:
«Guarda lì l'agitato
Son passati otto mesi
Sembra un po' migliorato»
Fu l'idea di vedere i tuoi occhi
Di giocare con la bambina
Che mi fece ingoiare in silenzio
Ogni loro medicina
E mi diede la forza e il coraggio
Di rispondere senza urlare
Al dottore che aveva schedato
La mia malattia mentale
E un bel giorno venisti
Col tuo abito a fiori
Mi prendesti la mano
Mi portasti di fuori
Ma di fuori la voglia di uscire
Si trasforma in voglia di pane
Ma il discorso era sempre lo stesso:
«Torni fra due settimane»
Imparai a riconoscere presto
Dietro a quello strano impaccio
Una legge senza parole
Fredda e dura come il ghiaccio
Quella sera, ricordo
Tu dormivi al mio fianco
Ma la stanza girava
E di colpo fui stanco
Furon sempre le stesse facce
A legare questo mio male
E la stessa iniezione nel braccio
A portarmi in ospedale
Con lo stesso soffitto imbiancato
Con gli stessi scarabocchi
Dove ormai la paura e il silenzio
Nascondevano i tuoi occhi
E qualcuno poi disse:
«Guarda lì l'agitato
Son passati otto giorni
E c'è già ricascato»