Buon Natale (Anime di cera)

Lorenzo Cilembrini

Luisa ha due occhi di bosco autunnale
un monolocale e qualche rata da pagare
Nella pancia una vita che dovrà arrivare
Lui ancora non lo sa poi ei si blocca nel parlare
Si chiede se il mondo sia giusto per un figlio s
i chiede se a vent'anni non sia presto per questo Lei che è cresciuta tra la strada e le stelle
Senza un padre o una madre a sfiorarle la pelle
Filippo è uscito dopo tre anni di galera
fosse stato più furbo a guidare quella sera Con quel pacco da portare quel favore da fare Lui Sognava solo i soldi in una villa al mare
Si ricorda le sirene e le botte in caserma
La prima Notte in cella e l'odore di sua nonna la cercava nei sogni per poterla abbracciare Due mani di rughe ed amore da dare
Ma il destino ci prende in ostaggio E il riscatto è il tempo che passa Siamo anime di cera
Che si scioglie e non ritorna
Il destino è l'amore che fugge Mentre danza con le stagioni Tutto cambia ma qualcosa rimane Mi manchi amore, e buon Natale
Teresa sogna l'America
con la sua Laurea Sudata col sangue Perché non vuole più sentirsi sola Perché l'Italia le ha sparato alle gambe Lei piange davanti allo specchio
vede un mostro che non sa più accettare così comincia a svuotare il frigo
e solo i libri la sanno Calmare
Luigi sta provando a guarire
da tutti i demoni che ha portato a ballare Dalle bottiglie che ha divorato
come la vita Che non sa controllare
Tra puttane ospedali e chitarre
tra serpenti poesie e tradimenti Vorrebbe solo sentire il silenzio
vorrebbe solo lasciare gli ormeggi
RIPETE RITORNELLO
Silvia cammina di notte,
così bella che i lampioni farebbero a botte per farle luce e indicarle la strada,
mentre cerca qualcosa nella borsa di Prada, il telefono le squilla e le cresce un sorriso
di rose, di cielo, di cuore contrito,
l'amore è tornato e l'ha presa alle spalle
la notte Scompare e il giorno si espande

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