Vedute Dallo Spazio/Ororo

Emidio Clementi

Le città viste dall'alto
Mi ricordano i viaggi nello spazio
L' attimo in cui le macchine, i palazzi
Le nostre giustificazioni cessano di essere
Quello che sono e diventano macchie
E poi punti e poi niente
Assolutamente niente viste a quella distanza
Dove la gravità é solo un ricordo
La gravità che trattiene le mie urla
La gravità che vince le mie ragioni
Le città viste dall'alto
Mi ricordano i viaggi nello spazio
E' lì che vorrei essere

Avrei potuto prevedere
Quando sarebbe caduta la pioggia
E quanto sarebbe durata
Avrei potuto fare miei i suoi
Tuoni e i suoi lampi
Avrei potuto calmarla e placarla
Ora non posso guardare
Ora non posso più guardare non sapevo come
L'adesione è fuoco quello che vedo
È un sole che scende e diventa sangue
Tu, nella Kadett verde di Vittoria
Con tutta la mia collezione
Di dischi cacciata dietro aspetti me
Che immergo le mani fino ai polsi nel fango
Per ripartire diretti non so dove

Curiosités sur la chanson Vedute Dallo Spazio/Ororo de Massimo Volume

Sur quels albums la chanson “Vedute Dallo Spazio/Ororo” a-t-elle été lancée par Massimo Volume?
Massimo Volume a lancé la chanson sur les albums “Demo Nero” en 1992 et “Stanze” en 1993.
Qui a composé la chanson “Vedute Dallo Spazio/Ororo” de Massimo Volume?
La chanson “Vedute Dallo Spazio/Ororo” de Massimo Volume a été composée par Emidio Clementi.

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