la storia di un uomo.

Pietro Baralis

Ti racconto a memoria
C'è quell'uomo sotto un albero
Che parla ancora della propria storia Ha fatto della vana gloria
E la fantasia che annoia
Il racconto falso di sè stesso
Dentro un'altra storia
Parlava così lento e sicuro senza dubbio
Il passo dei passanti è più veloce un po' di tutto
Avrei voluto dargli ascolto
Come fosse un mito
Ma come ti credo
Se sei tutto troppo costruito
A dirla tutta ti dico
Lo maledico
A dargli corda
Si è poi stretta il collo e lascia il dito Diceva è facile andarsene
Se non provi più niente
Che saprò andarmene
Dove mi porterà il presente
Millanta la libertà
Dall'inibizione
Poi ha paura senza luce a disposizione
Ha paura che finisca
Ha paura si tradisca
Tutta quella sicurezza
Contro la tempesta
La sua ricerca ossessiva
Del modo giusto miratrista
A chi deve dimostrar che sia sempre protagonista
Anche se è solo un uomo
Quella colpa lo attanaglia
E muore ogni giorno
Se poi qualche volta sbaglia
È un burattinaio
Che non si crede fallibile
Ottimista irrealistico
Diventa irreversibile
Dovrebbe perdonarsi, scagionarsi da sta morsa
Non c'è più nessuno
Che gli chieda un'altra storia
E fu allora che un amico
Venuto dal nuovo mondo
Arrivò a quell'albero
Con sotto il moribondo
Gli sorrise, gli disse che un po' il dolore è normale
Che per restare a galla
Dovrà prima affogare
Che non sarà mai semplice
Che merita il riposo
Che il suo modo nervoso
È stato autodoloso
I passanti chiesero chi fossero guardando
Io stavo sotto l'albero
L'amico sta cantando

Ero io
Sono io
Ero io
Ero io
Son io
Ero io
Sono io

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