Vendetta

Francesco Borghi

E sono giorni inceneriti che bruciano senza tempo
Un urlo basta e avanza se sai di cosa parla
La morte puoi abbracciarla, poi relegarla al cimitero
Io ho dovuto fare i conti con un piatto in meno!
Incubi! Ti svegli e piangi, troppo presto tra i grandi
Ma i grandi piangono come tutti gli altri
Tra volti che si girano come pagine, presi
Dalle lacrime, non voglio pensare non devo piangere!
Ero solo tra le vostre parole
Mi sono incatenato al rancore mangiando lacrime a colazione
E quel sorriso mi è stato accanto quando
Non pensavo un fazzoletto potesse bagnarsi tanto!
Non ho capito cosa mi hai detto, non sono stato attento
Io sono stato seduto tutto il tempo
In piedi ho fatto un giuramento senza rimorso
Un biglietto per l'inferno, senza ritorno perché

La rabbia è un'abitudine come la solitudine
Combatti solo fuori al freddo e all'odio
Ma tutto è buono quando non senti più niente
La vendetta sfiorisce lentamente e profuma meno
Sempre meno cresciuto all'ombra del rancore
Il silenzio divenne musica parole
Sete e paura mai ed occhi rossi
Bagnato da una pioggia che non fa rumore

Rinchiuso sotto tortura il dolore tace
Lasciatemi in pace lasciate perdere i mi dispiace
Nessuna spiegazione nel nome del signore
Nessuno ha torto, allora chi ha ragione?
Sapessi quanto ti ho immaginato solo per disperazione
Sapessi quanto avrei dato per una sola occasione
E tu? Non so chi sei, non so chi eri
Un penny per i tuoi pensieri
So cosa sei stato, e non so se è peggio
Essere così arrabbiato o sapere che non serve a niente
Non so cosa ti meriti e credimi è lo stesso
Il Corvo tornerà quando sarà il momento
Il silenzio degli innocenti si sente
La mia vendetta non è fredda è ghiaccio rovente
Io ti aspetto e ti aspetterò sempre
Per dieci giorni dopo il cinque di novembre

Dominae sine nomine
Nomine dominae sine
Dominae sine nomine
Nomine dominae sine
Dominae sine nomine
Nomine dominae sine
Dominae sine nomine
Nomine dominae sine
Dominae sine nomine
Nomine dominae sine

Davvero l'unico verdetto è vendicarsi? Quando vivi
Per una catarsi che non può realizzarsi
O credi di esser vivo perché sei cattivo perché piangere da soli
Chiedendosi quando vincono i buoni?
La vendetta brucia l'anima, ti avvelena vivere
Fa male pensarlo, pensa parlarne, pensa scriverne!
Odio chiama odio ma chi altro ho da chiamare?
E che farei senza il mio vaso di Pandora personale?
La mia fame ha alimentato me e io lei
Ritratto di un patto odio su tela Dorian Grey
Qual è l'antidoto se il veleno è quello che pensi?
Qua la cura è peggio del male e quanto male fa perdersi?
La mia fenice danza ubriaca Karma canta
Io ho solo la rabbia e la speranza
Che cantare questa strofa consumata
Seppellisca la mia sete di vendetta o chi l'ha scatenata

La rabbia è un'abitudine come la solitudine
Combatti solo fuori al freddo e all'odio
Ma tutto è buono quando non senti più niente
La vendetta sfiorisce lentamente e profuma meno
Sempre meno cresciuto all'ombra del rancore
Il silenzio divenne musica parole
Sete e paura mai ed occhi rossi
Bagnato da una pioggia che non fa rumore

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