Una Chiesa Di Alberi E Ginestre
Forse un poco più grandi le finestre
Senza vetri i colori ci son già
Una Chiesa di alberi e ginestre
Costruita soltanto un po’ più in là
Dove corrono svelti i caprioli
E la femmina corre un po’ di più
E gli ostacoli sono solo i meli
Già fioriti e sopra solo il blu
Dove le grida di gioia son preghiere
E la brezza d'agosto, la pietà
Dove i sensi di colpa, le paure
Son dispersi da madre libertà
Dove tutti i germogli, i sentimenti
Sono al pari di vita e verità
E le rigide leggi evanescenti
Son miraggi di ruderi più in là
Ma tu dove sei?
Tu che potresti capirmi oramai
Dimmi perché te ne vai
E mi togli quel po’ di coraggio che hai
Ma come puoi
Lasciar che i tempi nostri sian solo miei?
O forse lo sai che da soli
Non si vince mai
Dalla terra la nebbia s'alza piano
Io mi inseguo oppure inseguo te
Un insieme di sacro e di profano
Credo se credo più non c'è
Eppure guardando tra le ciglia
Quando l'alba ti scopre insieme a me
Qualche volta ti scordo alle soglie
Di domani che quasi oggi è!