Poeti per l'estate

Francesco De Gregori

Vanno a due a due i poeti
Verso chissà che luna
Amano molte cose, forse nessuna
Alcuni sono ipocriti, gelosi come gatti
Scrivono versi apocrifi, faticosi e sciatti
Sognano di vittorie e premi letterari
Pugnalano alle spalle gli amici più cari
Quando ne trovano uno ubriaco in un fosso
Per salvargli la vita gli tirano addosso
Però quando si impegnano lo fanno veramente
Convinti come sono di servire alla gente
Firmano grandi appelli per la guerra e la fame
Vecchi mosconi ipocriti, vecchie puttane

Vanno a due a due i poeti
Poi ritornano quasi sempre
Come gli alberi di Natale quando arriva dicembre
Si specchiano nelle vetrine dentro ai loro successi
Poveri poeti soliti, quasi sempre gli stessi
Però l'avvenimento, il più spettacolare
È quando in televisione li vedi arrivare
Profetici e poetici, sportivi ed eleganti
Pubblicare loro stessi come fanno i cantanti

Vanno a due a due i poeti
Traversano le nostre stagioni
E passano poeti brutti e poeti buoni
E quando fra i buoni poeti ne trovi uno vero
È come partire lontano, come viaggiare davvero

Curiosités sur la chanson Poeti per l'estate de Francesco De Gregori

Quand la chanson “Poeti per l'estate” a-t-elle été lancée par Francesco De Gregori?
La chanson Poeti per l'estate a été lancée en 1985, sur l’album “Scacchi e Tarocchi”.

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