Il Matto

Ares Tavolazzi, Francesco Guccini

Mi dicevano il matto perché prendevo la vita
Da giullare, da pazzo, con un'allegria infinita
D'altra parte è assai meglio, dentro questa tragedia
Ridersi addosso, non piangere e voltarla in commedia

Quando mi hanno chiamato per la guerra, dicevo
"Beh, è naja, soldato!" e ridevo, ridevo
Mi han marchiato e tosato, mi hanno dato un fucile
Rancio immondo, ma io allegro, ridevo da morire

Facevo scherzi, mattane, naturalmente ai fanti
Agli osti e alle puttane, ma non risparmiavo i santi
E un giorno me l'han giocata, mi han ricambiato il favore
E dal fucile mi han tolto l'intero caricatore

Mi son trovato il nemico di fronte e abbiamo sparato
Chiaramente io a vuoto, lui invece mi ha centrato
Perché quegli occhi stupiti, perché mentre cadevo
Per terra, la morte addosso, io ridevo, ridevo

Ora qui non sto male, ora qui mi consolo
Ma non mi sembra normale ridere sempre da solo, ridere sempre da solo

Curiosités sur la chanson Il Matto de Francesco Guccini

Quand la chanson “Il Matto” a-t-elle été lancée par Francesco Guccini?
La chanson Il Matto a été lancée en 1996, sur l’album “D'Amore Di Morte E Di Altre Sciocchezze”.
Qui a composé la chanson “Il Matto” de Francesco Guccini?
La chanson “Il Matto” de Francesco Guccini a été composée par Ares Tavolazzi, Francesco Guccini.

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