L'Atomica Cinese

Francesco Guccini

Si è levata dai deserti in Mongolia occidentale
Una nuvola di morte, una nuvola spettrale che va
Che va, che va

Sopra i campi della Cina, sopra il tempio e la risaia
Oltrepassa il Fiume Giallo, oltrepassa la muraglia e va
E va, e va

Sopra il bufalo che rumina, su una civiltà di secoli
Sopra le bandiere rosse, sui ritratti dei profeti
Sui ritratti dei signori

Sopra le tombe impassibili degli antichi imperatori

Sta coprendo un continente, sta correndo verso il mare
Copre il cielo fino al punto dove l'occhio può andare e va
E va, e va

Sopra il volo dei gabbiani che precipitano in acqua
Sopra i pesci che galleggiano e ricoprono la spiaggia e va
E va, e va

Alzan gli occhi i pescatori verso un cielo così livido
Le onde sembra che si fermino, non si sente che il silenzio

E le reti sono piene
Di cadaveri d'argento

Poi le nuvole si rompono e la pioggia lenta cade
Sopra i tetti delle case, sulle pietre delle strade

Sopra gli alberi che muoiono
Sopra i campi che si seccano

Sopra i cuccioli degli uomini
Sulle mandrie che la bevono

Sulle spiagge abbandonate una pioggia che è veleno

E che uccide lentamente, pioggia senza arcobaleno

Che va, che va, che va, che va, che va

Curiosités sur la chanson L'Atomica Cinese de Francesco Guccini

Sur quels albums la chanson “L'Atomica Cinese” a-t-elle été lancée par Francesco Guccini?
Francesco Guccini a lancé la chanson sur les albums “Folk Beat N.1” en 1967 et “Folk beat n. 1” en 1967.

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