Decline and Fall of the Roman Empire
Vivo alla fine dell'Impero Romano
In un giardino di ciliegie
Che sprizzano il loro succo
Sulla mia faccia slavata
Perfido Stilicone, barbaro multiforme
I monaci cantano il Vespro
Nel tempio di Giove decline and fall
Dolce sole di Emesa, Eliogabalo imperatore
Celebrava pietanze invece di battaglie
Confondeva l'ordine delle stagioni
Faceva ministri mimi e ballerini
Bolide solare vaga per i mari
Come putrida barca l'Impero
Havel, Havelin: tutto è vanità
Come in un gioco di bambini
Svicolo per viuzze piene di
Profumi e unguenti
Mentre leggo l'Anatomia dell'Urina
Di James Hart
Assieme al Vangelo secondo S matteo
Mi beo di sulfuree intese con pianeti e
In un istante attraverso l'orbita celeste
Odo un canto all'orizzonte, m'assottiglio
Sono spirito puro, sono fiore, tigre
Mi risveglio
Muffe, odori eziologici per mondi alla fine
Purificati da lirici antropoidi:
Qui a tre passi la decadenza avanza
Chiunque tu sia, ti prego, rispondi:
Ci sono ancora altre aurore?
Dona, abbi pietà, abbi misura