Il treno per Parigi
(P. Cantarelli/R. Fogli/A. Santini)
Ti ho cercato per parlarti, perché non si parla mai
Questo tempo va di fretta, va di fretta come noi
Non ho idea di cosa dirti, basta che si parli un po':
Parlo solo con me stesso e, a volte, non mi ascolto più;
Pensa quanta giovinezza sotto gli occhi è andata via
Questo senso di tristezza è un'assurda prigionia:
Come un pesce in un acquario che va stretto come mare
Come un uccello in gabbia disimpara anche a volare
Ora ho voglia di sapere anche come ti senti tu:
Se t'innamori ancora e in mente che progetti hai
Se riesci a riposare e dimmi quali sogni fai
O sogni ad occhi aperti perché ormai non dormi più?
Ricordi le mattine sui binari ad aspettare
Un treno per sognare di fuggire via…
Ma i ricordi son deformi, come i treni passan via:
Ora ognuno ha il suo binario su un'immensa ferrovia
E anche il treno per Parigi è partito, amore mio
E noi siamo ancora qui a palleggiarci questo addio
Così se non parlo ora, quando mai ne parlerò
Dai fermiamoci un istante, tanto cosa vuoi che sia
Se passiamo un po' d tempo, che comunque passerà
Spietato perché è l'unico che non si ferma mai
Ora ho voglia di sapere anche come ti senti tu:
Se t'innamori ancora e in mente che progetti hai;
Se riesci a riposare e dimmi quali sogni fai
O sogni ad occhi aperti perché ormai non dormi più?
Ricordi le mattine sui binari ad aspettare
Un treno per sognare di fuggire via…