Otello / Act 1: "Già nella notte densa...Venga la morte" [Live in Chicago]
Già nella notte densa
S'estingue ogni clamor
Già il mio cor fremebondo
S'ammansa in quest'amplesso e si rinsensa
Tuoni la guerra e s'inabissi il mondo
Se dopo l'ira immensa
Vien quest'immenso amor
Mio superbo guerrier
Quanti tormenti
Quanti mesti sospiri e quanta speme
Ci condusse ai soavi abbracciamenti
Oh, com'è dolce il mormorare insieme
Te ne rammenti
Quando narravi l'esule tua vita
E i fieri eventi e i lunghi tuoi dolor
Ed io t'udia coll'anima rapita
In quei spaventi e coll'estasi in cor
Pingea dell'armi il fremito, la pugna
E il vol gagliardo alla breccia mortal
L'assalto, orribil edera, coll'ugna
Al baluardo e il sibilante stral
Poi mi guidavi ai fulgidi deserti
All'arse arene, al tuo materno suol
Narravi allor gli spasimi sofferti
E le catene e dello schiavo il duol
Ingentilia di lagrime la storia
Il tuo bel viso e il labbro di sospir
Scendean sulle mie tenebre la gloria
Il paradiso e gli astri a benedir
Ed io vedea fra le tue tempie oscure
Splender del genio l'eterea beltà
E tu m'amavi per le mie sventure
Ed io t'amavo per la tua pietà
Ed io t'amavo per le tue sventure
E tu m'amavi per la mia pietà
E tu m'amavi
E tu m'amavi
Ed io t'amavo per la tua, (mia) pietà
Venga la morte
E mi colga nell'estasi
Di quest'amplesso
Il momento supremo
Tale è il gaudio dell'anima che temo
Temo che più non mi sarà concesso
Quest'attimo divino
Nell'ignoto avvenir del mio destino
Disperda il ciel gli affanni
E amor non muti col mutar degli anni
A questa tua preghiera
"Amen" risponda la celeste schiera
"Amen" risponda
Ah, la gioia m'innonda
Si fieramente, che ansante mi giacio
Un bacio
Otello
Un bacio
Ancora un bacio
Già la pleiade ardente al mar discende
Tarda è la notte
Vien, Venere splende
Otello