Parla piano

Parla piano e poi
Non dire quel che hai detto già
Le bugie non invecchiano
Sulle tue labbra aiutano

Tanto poi
È un'altra solitudine specchiata
Scordiamoci di attendere
Il volto per rimpiangere

Parla ancora e poi
Dimmi quel che non mi dirai
Versami il veleno di
Quel che hai fatto prima

Su di noi
Il tempo ha già giocato, ha già scherzato
Ora non rimane che
Trovar la verità

Che ti dà, che ti dà
Nascondere negli angoli
Dire e non dire, il gusto di tradire una stagione

Sopra il volto tuo
Pago il pegno di
Volere ancora avere, ammalarmi di te
Raccontandoti di me

Quando ami qualcuno
Meglio amarlo davvero, e del tutto
O non prenderlo affatto
Dove hai tenuto nascosto finora chi sei

Cercare mostrare approvare una parte di sé
Un paradiso di bugie

La verità non si sa, non si sa
Come riconoscerla
Cercarla nascosta nelle tasche, i cassetti, il telefono

Che ti dà, che mi dà
Cercare dietro agli angoli
Celare i pensieri, morire da soli
In un'alchimia di desideri

Sopra il volto tuo
Pago il pegno di
Rinunciare a me non sapendo dividere
Dividermi con te

Che ti dà, che mi dà
Affidarsi a te, non fidandomi di me

Sopra il volto tuo
Pago il pegno di
Rinunciare a noi
Dividerti soltanto
Nel volto del ricordo

Curiosités sur la chanson Parla piano de Vinicio Capossela

Quand la chanson “Parla piano” a-t-elle été lancée par Vinicio Capossela?
La chanson Parla piano a été lancée en 2008, sur l’album “Da solo”.

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