Luca

Alessandro Caiazza, Luca D'alessio, Stefano Tartaglino

Quanto tempo che ho sprecato appresso alle mie paranoie
Attacchi d'ansia nella stanza va più veloce il cuore
Sembro un vecchio ormai non esco ne ho solo diciannove
Io non bevo a tratti astemio, tanto mi sveglio in hangover

Mi hanno fatto sempre male
Le persone vicine ma mai quelle lontane
Quelle che sognavano diamanti da indossare
Vipere che mi sfilavano l'impronta digitale
Il mio cuore ansimante no, anzi mente a
Tutti gli occhi, sì, della gente ma
Lo fa sempre e forse è meglio così
Cerco risposte a cicatrici con su scritto c'est la vie

Non so Luca come sta
È da tempo ormai che non lo vedo
Ma la verità è che ascolta Chopin
Mentre annega tra i fiori di Bach
Non so Luca cosa fa?
Stringe nelle mani il solito filo di vento
Che gli porterà
Via le lacrime che mischia sempre tra i fiori di Bach

Il cielo non ha ancora contato stelle
E se non si accendesse forse lo farebbe
Giocherebbe con le nuvole un po' come il pongo
In un mondo dove per creare ci vuole molto
E per distruggere un secondo
Sai che spesso chiedo aiuto ma a chi resta muto
Il silenzio è un libro quando dentro hai un buco
Che riempi con parole che non hai mai avuto
E se parlo d'amore è per far finta di averlo vissuto

Accendo il buio quando sono stanco, ricordando
Quelle ore passate all'ultimo banco
Con le braccia conserte il stavo disegnando
Una "x" di una storia che non è durata tanto
E ore troppe ore
Son passate per cercare la soluzione
Non sai quanto fa mi male la separazione
Ma dietro le nuvole ci sarà sempre il sole
Ed io ti giuro che

Non so Luca come sta
È da tempo ormai che non lo vedo
Ma la verità è che ascolta Chopin
Mentre annega tra i fiori di Bach
Non so Luca cosa fa
Stringe nelle mani il solito filo di vento
Che gli porterà
Via le lacrime che mischia sempre tra i fiori di Bach

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